mercoledì 21 dicembre 2016

Tra rischi indicibili e traversie innumerevoli…

Quest’estate mentre vagabondavo con Falkor nell’interno della Francia, inseguendo gli indizi lasciati da un sogno premonitore, immaginavo me stesso davanti alla tastiera a scrivere proprio le parole che state leggendo. Un blog.

Macinavo chilometri attraverso un paesaggio sconosciuto, con il cervello gonfio di pensieri e suggestioni, e pensavo a quanto sarebbe stato bello avere un luogo tutto mio dove condividere, con chiunque avesse la voglia e la pazienza di starmi dietro, le mie ossessioni, i miei viaggi, le mie opinioni e le mie passioni.

Non sono mai stato un esperto di blog, né tantomeno uno che si racconta troppo online, però l’idea di un mio universo in miniatura, ben strutturato e ben curato, non mi si è più levata dalla testa. E allora eccomi qua, l’ho fatto. Non ho neanche frugato più di tanto o mi sono scervellato sul come, dove, quando, ecc. Sono da sempre convinto che quando si compiono scelte consapevoli, la strada cominci a spianarsi da sola. Non ha nulla a che vedere col sacrificio e la fatica, ma con le coincidenze e le possibilità che ci troviamo di fronte.

Ma non divaghiamo… Tornato a casa con questi gloriosi pensieri, mi ritrovo a curiosare sul sito di una certa Alessandra Zengo, che si propone come editor e consulente, in coppia con Chiara Chinellato, di branding, marketing e chi più ne ha più ne metta. Proprio quello che mi serviva. Non ci ho riflettuto molto. Le ho contattate e via, in meno di un mese abbiamo iniziato a collaborare!

Perché vi dico tutto questo?
Primo: sono entusiasta del coraggio che ho avuto nel mettermi in gioco in tutto e per tutto (finalmente, aggiungerei), accettando anche di non poter fare sempre ogni cosa da solo.
Secondo: ci tengo che possiate dare una sbirciata dietro le quinte. Potrebbe suonare un po’ autocelebrativo, ma vi garantisco che non è così. Io seguo e apprezzo molto chi condivide il proprio spazio e le proprie idee senza troppi filtri o fiocchetti.

E quindi, ora che mi trovo dall’altra parte, non voglio essere da meno. Tornate spesso a trovarmi! Vi parlerò delle cose che mi piacciono e che detesto, di scrittura e non solo. Ma soprattutto vi narrerò per bene tutto ciò che riguarda l’avventura che mi ha cambiato e mi sta cambiando la vita: il viaggio del sogno premonitore. Sto facendo sudare il mio cervello (e quello di Ale e Chiara) per dargli un nome, e avrei voluto inaugurare questo blog annunciandovelo in pompa magna. Non è andata così, ma è questo il bello, no?

Non potete immaginare quante cose ho da raccontarvi. Mi sembra davvero di vivere in un film d’avventura, nel quale i colpi di scena assomigliano a quelli studiati a tavolino da sceneggiatori scaltri e arditi. Se qualcuno di voi si è perso quello che è successo quest’estate e le incredibili giornate che ho vissuto inseguendo indizi, potete recuperare il tutto sulla mia pagina Facebook o sul mio profilo Instagram.

Per tutti gli altri: sappiate che non passa giorno in cui io non aggiunga un tassello per la prossima tappa. Abbiamo ancora tempo per prepararci e mi organizzerò al meglio per farvi percorrere un sacco di strada con me e Falkor. Non ho idea di cosa troverò in quel luogo pazzesco in fondo alla Cornovaglia, ma sono certo che sarà qualcosa di straordinario (e spero non troppo inquietante. Mi devo ancora abituare all’idea che le cose che vediamo nei film accadano sul serio…).

2 commenti:

  1. Sono io? Sono in diretta? :-) Se questo è il primo commento direi che l'inseguimento di indizi e colpi di scena procede a meraviglia, visto che nel centro della Francia, questa estate, non ci siamo incontrati per pochissimo... bene, buona continuazione, vediamo dove ci porta il vento....

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    1. Ciao!
      Ebbene sì, sei il primo! E quale onore…
      Grazie per essere passato di qua e per l'entusiasmo che mi mostri sempre.
      Sarà un vento forte e duraturo! :)

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